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In data 25/03/19 vi è stato un dibattito sulle cellule staminali, 2 gruppi uno con le tesi a favore e l’altro con le tesi a sfavore il dibattito era strutturato con 10 minuti a testa per esporre le proprie idee e dopo di che ci si faceva delle domande, le domande potevano essere poste dal gruppo avversario dalla professoressa Marzolla oppure dal resto della classe che fungeva da pubblico/giuria.
Il dibattito vede iniziare il gruppo dei pro cellule staminali che in 10 minuti argomentano bene ma sono molti i punti su qui non si chiariscono e sono molte le informazioni che non hanno nessun basamento, ed è proprio su questi dati incerti che il gruppo dei contro cellule staminali farà leva riscendo infine ad ottenere “la vittoria del dibattito”.
Nei primi 10 minuti il gruppo dei pro afferma che le cellule staminali sono una cura pazzesca che può porre rimedio ad ogni problema della salute ma non specificano che questa è solo una cura sperimentale e che sono più i casi di fallimento che quelli di successo, poi fanno passare questa come una cura semplice da fare, invece non è così anzi la cura con le staminali e rarissima è molto costosa infatti il gruppo giustifica il prezzo dicendo che lo stato italiano copre le spese si è vero però in ogni caso le cellule staminali vanno
acquistate dalle apposite banche che si trovano in Svizzera e America un cordone ombelicale viene a costare 150mila dollari e non tutti possono acquistarlo, viene detto anche che queste cure vengono fatte molto anche in Italia ma non è vero perché come riferisce un fatto di cronaca il dottor. Vannoni Davide
Notizia del. 26/04/17 , il contestato «padre» del metodo Stamina è stato arrestato questa mattina, mercoledì, dalla magistratura di Torino; l’accusa contestata al terapeuta è quella di aver proseguito all’estero, in particolare in Georgia, le cure dichiarate completamente inefficaci e che già gli erano costate una condanna in Italia e il divieto assoluto di proseguirne la pratica. Vannoni è stato arrestato nella sua abitazione a Moncalieri (Torino) dai carabinieri dei Nas su ordine del pm Vincenzo Pacileo: la prima accusa nei suoi confronti è di associazione a delinquere. Il fermo è scattato dopo che gli inquirenti, in base ad alcune intercettazioni telefoniche, si erano convinti che Vannoni stava per lasciare l’Italia. La notizia che gli ex pazienti di Vannoni stavano proseguendo con la cura “proibita” in Georgia era arrivata nei mesi scorsi e confermata da un malato di Sla torinese; questi avrebbe detto che il terapeuta faceva da “supervisore” in un ospedale di Tblisi. Anche la rivista Nature aveva lanciato l’allarme nel novembre scorso, sul fatto che il metodo Stamina continuava a essere praticato nell’Est Europa. Davide Vannoni respinge ogni accusa. Al suo avvocato Liborio Cataliotti, al telefono ha detto durante il fermo: «Ho operato in Georgia ma potevo farlo, sia dal punto di vista normativo che clinico». All’avvocato l’indagato ha spedito giorni fa la documentazione che proverebbe che le sue infusioni erano «autorizzate». «Sul reclutamento dei pazienti – afferma Cataliotti – mi riservo di leggere le carte ma Vannoni ha detto che si sarebbero auto organizzati».
Il metodo Stamina, secondo Vannoni, si basa sull’infusione di cellule staminali e dovrebbe servire a curare malattie neurodegenerative. Tuttavia Vannoni, che non è medico ma laureato in scienze della comunicazione, si è sempre rifiutato di svelarne i contenute alla comunità scientifica. Il 18 marzo 2015 Vannoni aveva patteggiato davanti al pm di Torino Raffaele Guariniello una pena a un anno e dieci mesi (pena sospesa) con l’impegno a non praticare più in Italia la terapia. Già nel 2013 il ministero della salute aveva definito Stamina una cura priva di ogni base scientifica. Vannoni, attraverso un ricorso al Tar era riuscito a strappare il permesso di praticare le infusioni sui suoi pazienti all’ospedale di Brescia; qui i medici si erano però rifiutati di ottemperare all’ordinanza.
Questo è uno dei molteplici casi nel quale avviene questo arresto dato che il ministero della salute l ha definita come cura senza nessuna base scientifica.
Nei successivi 10 minuti ha argomentato il gruppo dei contro che pur avendo meno materiale a disposizione ha saputo fare una conferenza più dinamica e ampia sfruttando al meglio tutto il tempo a disposizione, le domande più insidiose vengono fatte dal pubblico in particolare da un compagno di classe che chiede :” se non vanno usate le staminali come si possono curare certe malattie? “ a questo punto il gruppo sa già come rispondere e fa riferimento alle molteplici interviste che fa il dottor. Mozzi che afferma che le staminali il più delle volte non fanno nulla, ma in certi casi causano addirittura un peggioramento della situazione come nei tumori che vengono momentaneamente sedati ma poi le cellule staminali diventano esse stesse il tumore alimentandone uno più forte perché più resistente ai farmaci, allora come si posso far guarire queste malattie con la tecnica del auto rigenerazione che consiste nel individuare come si è formata la malattia e capire le cause una volta fatto ciò si può proseguire facendo una dieta apposita per le proprie problematiche così si stimola il proprio corpo ad un rigenerazione “spontanea”, a questo punto il gruppo di pone una da manda da sé perché allora non viene utilizzata questa cura? Semplice perché non ne trae vantaggio nessuno ha dei costi bassissimi ed è brutto da dire ma la medicina fa non solo del bene ma a volte soprattutto quando si parla di medicina staminali c’è anche uno scopo di lucro che nel caso delle staminali offre un giro di affari di un sacco di miliardi.
Dopo entrambe le esposizioni sono molte anche le domande che si fanno i 2 gruppi che non vogliono mollare un centimetro sulle proprie idee ma il gruppo dei contro è sempre un po’ più pronto su tutti i fronti questo perché le risposte sono ben articolate e complete, dal gruppo dei pro vengono aperte molte parentesi sulle questioni religiose e sulle questioni etiche ma il gruppo dei contro si fa sempre trovare pronto facendo luce su molti fatti ad esempio il fatto che nel mondo islamico questa cura sperimentale non è ben accetta cosa che vale anche per la religione cattolica che ripudia queste cure, un'altra intensa discussione e quella su la correttezza o meno del aborto del feto per poter avere delle cellule staminali, cosa che per la maggior parte del pubblico è per il gruppo contro non viene considerata una soluzione, dato che il gruppo dei pro afferma che il feto non si può considerare figlio fino a un certo numero di mesi ma la maggioranza in aula aveva un opinione ben diversa ossia quella che “non ne valeva la pena “ perché pur sempre un figlio poteva diventare.
Il gruppo dei contro a fine dibattito AGGIUNGE CHE DA CHE MONDO È MONDO SI È SEMPRE CERCATO DI CURARE LE PROPRIE FERITE, I PROPRI DANNI, ED È ANCHE GRAZIE ALL’AVVENTO DELLA MEDICINA CHE CIÒ È ANCORA PIÙ POSSIBILE ED EFFICACE MA NEGLI ULTIMI ANNI GLI SCOPI DI KUCRO SONO SEMPRE PIÙ È A VOLTE SI FA PENSARE, CHE POSSIAMO FARCI DEL MALE COME Ci PARE TANTO POI POSSIAMO SISTEMARE TUTTO, MA L UOMO NON È UNA MACCHINA, E LA MEDICINA NON È IL MECCANICO E LA CURA NON È IL PEZZO DI RICAMBIO NUOVO.